CuriositàCollaborare è meglio che competere

19/01/2019 - 03h

Non c'è nessuno che, ad un certo punto della giornata, non metta in discussione l'umanità e la sua supposta evoluzione. Le notizie mostrano molti fatti che dimostrano quante persone sembrano prive di senso, di discernimento, di amore nel cuore.

Più la tecnologia avanza, più l'uomo torna dentro, è ciò che concludiamo in molti momenti. Forse a causa della portata senza confini delle notizie attraverso la rete virtuale, forse a causa della cultura del consumismo, forse a causa dell'assenza di religione, dell'impunità, tra gli altri, siamo sempre più sorpresi dalla disumanità, dalla mancanza di empatia, violenza che permea la società.

Violenza esplicita, violenza velata, violenza. A ciò si aggiunge la competitività esacerbata che ha come obiettivo tutti i settori della vita. Siamo competitivi nel mercato del lavoro, a scuola, in famiglia, nei social network, nella vita stessa.

In questo contesto, l'altro è difficilmente visto come un amico perché può diventare un avversario in qualsiasi momento. Le interazioni sociali sono così fragilizzate in ciò che è più umano, in tutto ciò che implica lealtà, amicizia, affetto e amore.

Dobbiamo renderci conto che ognuno di noi avrà la parte che gli calza sotto il sole, perché tutti noi abbiamo qualcosa di buono da offrire al mondo. Devi guardare fuori te stesso, aiutandoti a vicenda, perché siamo tutti passeggeri sulla stessa barca.

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Quando collaboriamo, quando aiutiamo, stiamo aiutando anche noi stessi, rendendoci migliori e più felici. Nessuno può essere pienamente realizzato mentre cammina sulle persone per salire i gradini del suo viaggio. Non è necessario rubare il bagliore di qualcuno per emettere luce.

Non devi diminuire nessuno per diventare più grande. Non devi distruggere nessuno per costruire il tuo percorso. Vinciamo nel collettivo, mentre condividiamo il nostro meglio, condividiamo la conoscenza, aiutiamo il prossimo. Vincere in modi solitari e meschini difficilmente porterà la contentezza che porta la vittoria congiunta.

Competi in modo sano, quando la situazione lo richiede, va bene. Smetti di brillare da solo, non va bene. La strada è coesistenza armoniosa, perché quando molte persone sorridono, la sensazione è meravigliosa. E i risultati pratici pure. Cooperare, più che competere. Questo è tutto.

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