PensieriL'indifferenza è il miglior modo per dire: "non ti voglio più nella mia vita."

03/05/2018 - 17h

Mi importava troppo, forse non potevi neanche immaginare quanto fossi pazzo per te. Sono diventato cieco, incosciente e spericolato con le mie azioni. Ho rinunciato molto, allungato entrambe le braccia e servito come supporto, quando la sua struttura era fragile. Mi sono fatto male, ma non sono mai stato in ritardo. 

Sono sempre stato in anticipo con sorprese, un po’ di coccole prima di andare a letto, e soprattutto con la mia indescrivibile voglia di fare colpo, e offrirti tutto ciò che pensavo meritassi di avere.

Penso di essere stato troppo per qualcuno di molto meno. Ho superato le nostre differenze, che prima o poi sapevo che mi avrebbero schiaffeggiato in faccia.

Detto e fatto, le ho prese e mi sono svegliato per la vita...

Quando iniziano le relazioni, abbiamo il difetto di credere che stiamo vivendo una favola. Ci inganniamo con ogni cazzata che sembra impossibile da accadere. Facciamo piani con qualcuno che non conosciamo nemmeno. A volte questa disperazione può essere giustificata dalla mancanza o dalla paura di vivere da soli. Ma in realtà, quando si tratta di ragione ed emozione, è che siamo troppo ignoranti per mettere la nostra felicità in un caso, per puro caso, che ci ha affascinato con un bacio, un abbraccio, un gesto o qualsiasi dettaglio affascinante, a nostro modo di vivere. Siamo legati ai confronti e quindi ogni minimo diventa massimo. Riponiamo fiducia e aspettative su qualcuno, praticamente sconosciuto. Scommettiamo su qualcosa che, accettando o meno, il cuore già prevedeva la fine.

In tutto questo tempo, ho cercato di renderti la persona più felice del mondo. Ti ho offerto ciò che era alla mia portata, e anche quando non lo era, mi sono dato da fare. Tu stessa sai, come nessun’altro, quanto sono fedele alla persona che cammina al mio fianco. Io combatto, sì. Prendo le pene, difendo, sono orgoglioso di me stesso, mi giro e pongo il cielo come un limite. Prendo le stelle, ogni tramonto. Sono tutto ciò che non hai mai avuto, o mai incontrato. Mi hai chiamato, ho corso per incontrarti. Schioccavi le dita, e io apparivo subito per te. No, non penso che io sia uno scemo. È amore. Ti è mai piaciuto davvero qualcuno? O hai davvero voluto che il tuo rapporto si risolvesse nel modo giusto? Bene, se la risposta è sì, lo fai succedere. E succede. In modo naturale, intenso e gustoso.

Sai quella persona che hai incontrato della quale ti sei innamorato?

Non so se l'hai notato, ma non esiste più. È morta qui. Tu, con tutti i tuoi sbagli e fallimenti, hai commesso un suicidio. Ed è inutile chiedermi di tornare ad essere quello che sono sempre stata, è finita. Non c'è modo. E, sai, ogni giorno, mi mostri che non siamo davvero nati per sommare uno con l’altra. Mi hai sottratto ed è stato diminuito. È triste e abbastanza doloroso. Mi ci è voluto molto tempo per capire ed accettare. Ho pianto, tranquilla da sola nel mio. Ho discusso per infinite volte, ti ho detto il mio punto di vista una, due, tre volte e anche di più. Ho chiaramente menzionato quello che mi mancava, ho continuato ad essere quello che, molto probabilmente, dopo un po’ non lo meritavi più. Ero una donna che si scusava con te e pure osi ripetere i tuoi errori.

Sono incapace di essere quella che hai incontrato e ti sei innamorato. Molte cose sono cambiate per me, per noi. Non sono più tollerante, molto meno paziente. L'età sta passando e, tutto ciò che voglio, è una persona che mi ami. Colpisca il mio petto, affronti tutto ciò che serve per sostenermi, sempre con me e soltanto me. Non so come affrontare l’imparzialità. Baby, non sono così. Stai parlando con qualcuno che ne ha prese tante, con ferite incurabili. Forse, oggi, non capisci cosa significhi donarti anima e corpo, ma ho cercato di mostrarti in ogni modo. Ho disegnato, imitato, scritto e quasi cantato per attirare la tua attenzione e farti vedere che ero già troppo lontano dai tuoi sogni egoistici. Se non puoi interpretare il significato delle parole essere reciproco, non ha senso logorarsi cercando di dimostrartelo. Domani sono sicura che imparerai. Ma sarà troppo tardi, sarò fuori dalla tua portata.

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Non ti trovo più nella mia prospettiva di felicità. Non idealizzo, non immagino e non insisto. Forse incolpi la vita, o me, per non aver funzionato tra di noi. Ma continuo a dire che chi non si importa non merita di averlo. Se fossi davvero tua, come dici tu, faresti qualsiasi cosa per me. Ma no, no, rimanere nella comodità e nell'identità dei tuoi atti è sempre stato e sarà sempre, conveniente. L'unica differenza è che non sono più disposta ad accettare che tutto sia a modo tuo. Le tue parole non hanno più valore, le promesse sono solo promesse. 

Il mio silenzio per te, traduce tutto ciò che ho insistito per riaffermare e ora non ha più senso. Sto conservando la mia saliva solamente per ciò che è necessario dire. Ho accettato, con dosi omeopatiche, di vivere senza di te. Ma tu, caro mio, che valuti sempre le terze parti e i loro compiti, stai passando inosservato. Quando cadrai su te stesso e guarderai avanti, sarò molto indietro.

Come qualcuno che ha fatto di tutto per essere notato ed ora è diventato il suo passato.

Se vuoi parlare, sono tutto orecchie.

Ma per me, francamente, la fine è il futuro giusto.

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