CuriositàSe solo tu potessi vedere come sto senza di te:

25/12/2017 - 03h

LA SEDIA VUOTA AL PRANZO DI NATALE 

Per molti di noi il vero protagonista è il posto vuoto, la sedia che manca, quella a cui tanti pensano, ma che nessuno vorrebbe mai dover guardare.

È la sedia di chi è volato via durante quest’ultimo anno, è la sedia di un papà o di una mamma che non ci sono più, è la sedia del fratello, dello zio, del cugino, del nipote. 

Quelle sedie vuote, così scomode nelle ore in cui tutti si “truccano di felicità”, fanno emergere la solitudine, il dolore, il dramma di una parola che si spezza in bocca, di una lacrima che non si trattiene, di un pensiero che riesce a smuovere perfino i cuori più gelidi e più risoluti. La morte ha fatto visita a molte case in questi anni e il Natale, quasi per una violenta magia, ne riporta alla luce tutta la forza, tutta la tragicità. .. .. poi comunque bisogna accendere le luci dell'albero addobbato.

A mezzogiorno siederemo come sempre a tavola, imbandita di cose belle e buone e mangeremo i cappelletti.

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Ricorderemo, magari solo nella silenziosa intimità del nostro cuore per non guastare la festa, le care persone che non ci sono più e anche quelle che sono lontane.

Dagli occhi di qualcuno, come sempre in questa circostanza, cadrà una lacrima nel piatto fumante dei cappelletti per condirli, ancora di più, con il sapore dell'amore e della nostalgia.

Buone Feste!!

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