CuriositàNon esiste prigione peggiore di una mente chiusa.

16/01/2019 - 03h

Ma in un mondo governato anche dalle apparenze, dallo spettacolo, l'importante non è quello che è, ma ciò che sembra essere, soprattutto, agli occhi degli altri.

Inoltre, in questo schema, non è sufficiente avere, è necessario sembrare di avere, esporre, mostrare, ingannare, ottenere applausi, pacca sulla spalla, falsi sorrisi e sguardi invidiosi. In altre parole, devi confessare al mondo che sei un vincitore, che sei un buon figlio di "Dio", che devi essere ricompensato per aver seguito i tuoi precetti, andando al tuo tempio e osservandoti 24 ore al giorno. E ci sono strumenti molto utili per questo, i social network dicono così.

Tutta questa teatralità della vita di tutti i giorni, con tende che non si chiudono mai, viene presentata come verità e noi, con la nostra psiche estremamente fragile, compriamo con estrema facilità. Per il più duro in autunno, niente che mille ripetizioni non possano costruire, dopo tutto, come disse Joseph Goebbels, ministro della propaganda della Germania nazista:

"Una bugia ripetuta mille volte diventa vera".

Nonostante ciò, la stragrande maggioranza di noi non si sente disgustata delle proprie condizioni, al contrario, accettiamo volentieri il giogo. O peggio, lo cerchiamo.

Certamente, non abbiamo il dominio delle relazioni di forza nella società, non controlliamo le leggi, il sistema legale, né i media. Siamo "solo" voraci spettatori di una battaglia iniqua e opprimente. Tuttavia, non c'è nulla da fare? Non ci sono alcuni punti di luce che cercano di illuminarci? So quanto sia difficile liberarsi e quanto è alto il prezzo per la libertà. Ma qual è il punto di avere il conforto di una vita "sicura", se è attraverso questa "sicurezza" che diventa possibile la schiavitù e i mali che ne derivano?

Come disse Rosa Luxemburg: "Chi non si muove non sente le catene che lo legano".

Dobbiamo muoverci, correre, gesticolare, parlare, finché il suono delle correnti è insopportabile e possiamo risvegliarci da un sogno ridicolo che presenta uno spettacolo paradisiaco in mezzo a un inferno circondato da barre macchiate di sangue, sudore e sofferenza. Se una mente che si apre non ritorna alla sua dimensione originale, colui che si libera non accetterà mai di tornare in prigione; perché per quanto avverse siano le condizioni, il principio di autonomia è dentro di noi, quando decidiamo di rompere la paura di aprire gli occhi e cominciamo a vedere.

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