CuriositàScopri quanto siamo vicini alla vita eterna

17/02/2019 - 03h

L'immortalità è sempre stata la meta, esplicita o occulta, di tutte le dottrine spirituali dell'uomo.  È la resurrezione dei morti del primo cristianesimo.  Il nirvana del buddismo.  L'immortalità del corpo dei taoisti.  Il paradiso degli islamici e dei cristiani moderni...   

Una squadra di biologi riesce a isolare una cellula capace di rigenerarsi, sarebbe in grado di rigenerare qualsiasi organo, tessuto o qualsiasi sistema, in questo modo la cellula riuscirebbe a salvare un organismo dalla sua fine. 

Potrebbe essere l'inizio della formula per l'elisir della vita .  La ricerca si è focalizzata su un tipo di vermi chiamati planarie, che hanno la capacità di rigenerare in caso di avere qualsiasi mutilazione, per esempio:

Se si taglia in tre pezzi un verme delle specie di vermi planaria, viene rigenerata dalla creazione di tre vermi identici. 

Il segreto sta in una delle cellule dei vermi, le cellule in grado di rigenerarsi e rendere immortale il verme sono chiamate "neoblasti".

Inizialmente si riteneva che planarians erano in grado di rigenerare grazie a tutte le cellule, ma ha trovato che tutte le cellule non erano in grado di tornare a rigenerare un singolo tipo di cellule, le neoblasts erano in grado di rigenerare qualsiasi tessuto, organo o sistema di verme. 

Sebbene esistano diversi tipi di neoblasti, solo una di queste cellule avrebbe questa capacità. 

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Per l'esperimento molti vermi sono stati esposti ad alte radiazioni capaci di annientare le loro cellule e impedire la loro rigenerazione, ovviamente i neoblasti sono anche influenzati dalle radiazioni, i vermi sono stati condannati a sopperire , poiché avevano finito con tutte le loro cellule rigenerative , i biologi hanno iniettato una sola cellula in ciascuno dei vermi e questi sono tornati a rigenerarsi. Una scoperta scientifica in cui l'importante è che anche questi stessi neoblasti vengano generati nell'essere umano. 

Gli scienziati ritengono che gli umani possano avere antichi meccanismi cellulari di rigenerazione in uno stato dormiente, basta attivarli di nuovo. 

Per questo motivo è ancora necessario localizzare queste cellule nell'essere umano e riattivarlo, la ricerca inizia solo ma l'elisir della vita potrebbe essere più vicino che mai.

Lo scorso marzo il chief medical officer di Human Longevity (una start-up che ha tra i suoi fondatori Craig Venter, il controverso decodificatore del genoma umano) ha sostenuto che entro il 2060 l’uomo potrà tranquillamente arrivare fino a 140 anni con le tecnologie oggi allo studio o sottoposte a verifica clinica. 

I risultati attesi sarebbero in grado di garantire al genere umano di vivere quanto il vertebrato più resistente, lo squalo della Groenlandia, ovvero tra i 200 e i 500 anni.

Buona vita per i prossimi 100 anni...

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