Ho ascoltato tutte le mie canzoni preferite e tutte hanno parlato del dolore. L'ho appena sentito. Ho accelerato. Ho invaso i sentimenti. Mi sono bloccato. Ho fatto un respiro profondo e mi sono calmato quando mi sono perso.
Ho pianto fino a quando mi sono addormentata finché non mi sono ritrovata in angoli silenziosi.
Ho colto la delusione per la delusione, quasi come se fosse il mio destino. Ero devota. Ho amato, ma amato da sola. Ho fatto una promessa, ho pianto. Ho timbrato i piedi nell'incertezza. Volevo che fosse quando non doveva essere. Non ho notato il tempo, ma sono sempre stata in ritardo o troppo in anticipo. Il mio orologio è commosso dalle illusioni che ho creato io stessa.
Volevo mor*re quando mi hanno bruciato la pelle. Volevo nascondermi e persino giurare che non avrei mai più amato nessuno. Ma sono solo piaghe. E loro non possono dirmi chi sono. Non riescono a definire quanto lontano posso andare, o quanto lontano posso amare.
Sono davanti allo specchio e mi accetto come sono. Con tutto il mio dolore e con il mio cuore spezzato. Ma, in segreto, mi chiedo ancora: perché tutti i ragazzi che ho amato così tanto non mi hanno accettato comunque? Perché hanno visto così poco di me, se ho sempre insistito nel mostrarmi troppo?
Non riesco a trovare risposte. Forse lo sanno. Forse non lo sanno. Forse le risposte non esistono. E mi arrendo.
Ma posso ancora essere grata. Per aver ricevuto così poco amore. Per aver vissuto all'ombra degli amori poco profondi, posso dire solo grazie. Non mi sarei mai consosciuta se non fosse successo tutto questo caos.
Ringrazio il ragazzo che non mi ha chiamato il giorno dopo. Ringrazio colui che ha detto che ero pazza e anche colui che odiava il colore dei miei occhi. Ringrazio chi vive lontano, chi mi ha cambiato e ti ringrazio, tu che ora leggi questo testo e rivivi ogni momento che ho passato.
Ringrazio tutti i ragazzi che mi hanno spezzato il cuore, perché ogni volta che accadeva, sapevo che avevo bisogno di rifare tutto da capo. E ho sempre trovato un modo nuovo per farlo. A volte andavo a fare shopping; in altri casi, guardavo una commedia. Ma mi è davvero piaciuto reinventarmi imparando molte cose nuove.
Surf. Zumba. Bungee Jumping. Gastronomia. Ho imparato dalla teoria dei colori fino a quando ho cantato "Quelqu'un M'a Dit" senza commettere errori nel karaoke.
E ho imparato a conoscere altri mille universi che non si adattano qui. Ho imparato ad essere più mia. Ho imparato a sorridere, ho imparato ad essere grata e ad essere felice senza paura.
Ehi, ragazzi! Che tu sia barbuto, tatuato, gentile, desideroso e malizioso. Questo testo è per te! Grazie, mi hai mostrato quanto sono brava. E anche se non sono mai stata abbastanza per ognuno di voi, sarò sempre abbastanza per me. E per il ragazzo che farà la differenza nella mia vita. E mostrerà che tutti voi avevate torto, l'amore può essere bello!
Ho imparato che posso essere più di una data di calendario o di una canzone suonata alla radio. Più di un indirizzo dove spedisci fiori quando ormai mi hai già perso. Sono più di un messaggio visualizzato e senza risposta. Sono molto più del desiderio incommensurabile che sento così tanto ogni volta che vieni. E spezza il mio cuore in mille pezzi con il silenzio devastante.
Una telefonata inaspettata, poesia senza filastrocca. Sono una tempesta che arriva e rinfresca l'anima. Sto piovigginando con nostalgia.
Come sempre. Ti chiedi perfino che tipo di amore questo sia, quello che anno dopo anno si reinventa e diventa ancora più intenso, più immenso. Più pazzo. È ancora il mio amore. Solo più maturo, e ora puntando nella giusta direzione, lontano dai ragazzi sbagliati.
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