CuriositàAlvaro Vitali spiazza tutti: "Se penso alla mia situazione mi viene da piangere". Ecco cosa è costretto a fare

24/06/2022 - 03h

L'elettricista trasteverino Nato nel quartiere di Trastevere, di aspetto particolarmente buffo, dopo aver portato a termine gli studi obbligatori, lavora fin dall'adolescenza come elettricista, coltivando la passione per il canto e per il ballo. Scoperto da Federico Fellini Presentatosi per un provino cinematografico di fronte a Federico Fellini, il suo aspetto fisico colpì così tanto il Maestro che decise di inserirlo in ben 4 suoi film, ma dal primo all'ultimo avrà sempre delle piccolissime parti, principalmente mute: Fellini Satyricon, I clowns (1971), Roma (1972) con Anna Magnani, Alberto Sordi e Marcello Mastroianni e Amarcord (1973) con Ciccio Ingrassia, dove interpreta lo studente Naso.

Stessa solfa anche per Dino Risi che lo introdurrà nel cast di commedie come Mordi e fuggi (1973) con Mastroianni, Profumo di donna (1974) con Vittorio Gassman e Telefoni bianchi (1976) ancora con Gassman, ma anche con Ugo Tognazzi.

Scelto da Roman Polanski per il film  con Mastroianni, comincia a sfruttare quella sua parlata romanesca e quella sua faccia comica per costruirsi dei piccoli personaggi comici all'interno di film anche drammatici.

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Così dopo aver lavorato con Monica Vitti, Gassman e Aldo Fabrizi ne La Tosca (1973), per Alberto Sordi ne Polvere di stelle (1973) ancora con la Vitti e con Mario Monicelli in Romanzo popolare (1974) con Tognazzi, si ritrova "promosso" a spalla surreale e fortemente ironica di attori ben più noti in quel filone tutto italiano che sarà caratterizzato dal nome commedia sexy.

È tornato sotto i riflettori Alvaro Vitali per raccontare il dramma che sta vivendo.

Alvaro Vitali, il dramma e poi la confessione: CONTINUA A LEGGERE

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