PensieriCarl Jung ha detto: "Siamo tutti nati originali e moriamo copie"

08/09/2018 - 17h

Studiosi, filosofi, spiritisti o meno, affermano che siamo arrivati in questo mondo già sapendo quello che siamo venuti a fare qui. Scegliamo i nostri genitori, la nostra famiglia, la nostra casa e soprattutto le nostre sfide. Se veniamo in questo mondo per imparare e per evolvere, non c'è modo di crescere senza affrontare sfide.

Potresti aver sentito che nessuno può portare una croce che pesa di più rispetto a quanto possa sopportare, o ricevere un compito che non è in grado di fare.

Peccato che non ricordiamo nulla. Sarebbe molto più facile se fossimo tutti nati sapendo cosa siamo venuti a fare, specialmente quando si tratta di scegliere la nostra professione. Ma a causa delle molte condizioni imposte al conscio, potresti essere stato influenzato, incluso nello scegliere la tua carriera. In realtà, questo vale non solo per le nostre vite professionali.

Dal momento che ci conosciamo come persone, abbiamo iniziato a fare molte scelte, rendendoci responsabili dei percorsi che ci hanno portato qui. E ora è inevitabile pensare che io e te dovremmo aver prestato più attenzione a ciò che il nostro inconscio ci ha detto.

Dentro la pancia delle nostre madri siamo guidati esclusivamente dal nostro inconscio fino al terzo mese di gestazione. Il nostro inconscio porta tutte le informazioni su ciò che siamo venuti a fare in questo mondo.

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Dal terzo mese di gestazione, cessa di controllare le nostre menti in modo che tutti i ricordi che portiamo siano cancellati e la nostra coscienza possa iniziare a formarsi. Quindi il romanzo comincia a diventare interessante.

La nostra coscienza comincia a formarsi, cominciano ad assimilarsi nuove idee che ci vengono trasmesse in conformità con i valori e le regole della società, concetti che finiscono per inibire sempre più a conoscenza di ciascuno di noi. Accumuliamo traumi, paure, delusioni. Proviamo sentimenti di rabbia, tristezza e persino gioia, causando frustrazione, stati depressivi e malattie.

Poiché il mondo è il mondo, la maggior parte di noi non ha mai cercato di conoscere le ragioni per cui crede. Crede perché ha ascoltato e quindi vive e soffre con il suo dramma del dubbio.

L'incertezza su una realtà è responsabile di così tanti squilibri emotivi. Soffrire è vivere solo dal conscio. 

Per ascoltare meglio il nostro inconscio, la pictoterapia può aiutare! Questa psicoterapia, utilizza tecniche pittografiche con creazione mentale di stimoli attraverso le immagini, assiste nell'adattamento del campo energetico, nell'equilibrio dell'inconscio e nel controllo dell'emotività.

Il professor Alcides Cacini, il creatore della Pictotherapy, ha scritto che "la coscienza è una finestra aperta alle imposizioni di idee, di vincoli esterni, di pezzi di immagini". E per coloro che cercano la felicità, l'equilibrio emotivo è la chiave per una mente sana, un corpo senza malattia e una vita senza rimpianti.

bb

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