CuriositàCostringe la studentessa a bendare gli occhi durante l'interrogazione: "Voglio vedere se hai davvero studiato"

30/04/2021 - 14h

La studentessa quindicenne, che ha rifiutato di essere identificata, ha detto di essere a disagio con la situazione, come se fosse stata accusata di barare.

Il metodo di insegnamento che prevede la conferma che lo studente ha capito quella materia non è più possibile come la conoscevamo, non essendoci modalità per capire se uno studente abbia appunti che "più o meno" può consultare.

A pensarci bene, un insegnante di Verona, in Italia, ha chiesto al suo studente di coprirsi gli occhi con una benda, perché voleva controllare se avesse davvero studiato.

Questo "requisito" ha infastidito gli altri studenti della classe online, che hanno deciso di registrare il momento e mostrarlo ai loro genitori.

L'insegnante di tedesco, della scuola Carlo Montanari, è in fase di indagine, visto che le immagini sono circolate sui social. Molti hanno trovato l'atteggiamento completamente umiliante, facendo sembrare che lo studente stesse mentendo o tradendo, esponendolo di fronte all'intera classe.

Secondo un rapporto, il professore stava applicando una sorta di prova orale, ma ha chiesto alla studentessa di coprirsi gli occhi perché sospettava che avesse degli appunti nella sua stanza che poteva consultare in quel momento. segni. I compagni di classe presenti alla lezione sono rimasti scioccati dalla situazione e hanno fotografato la scena.

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L'immagine è arrivata agli avvocati di famiglia che hanno chiesto risposte dalla scuola ed uno di loro ha persino pubblicizzato il caso sui social network, il che ha divulgato la notizia. 

La studentessa dice che, in quel momento, si è sentita molto a disagio come se fosse stata pubblicamente accusata di barare. Il gruppo che rappresenta gli studenti ha chiesto alla scuola di definire pubblicamente la sua posizione.

Il direttore dell'istituto ha assicurato al quotidiano che sta indagando internamente, cercando di chiarire i fatti per poi capire se sarà necessario applicare eventuali sanzioni al professore coinvolto. Per ora, la giovane donna ha scelto di non essere identificata, poiché teme di essere ancora più esposta.

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