Ci sono due parole molto simili, ma con significati completamente diversi: empatia e simpatia. L'empatia è molto più profonda della simpatia. Essere empatici significa guardare la sofferenza dell'altro e mettersi nei panni di questa persona, immaginare il dolore e la sofferenza che lei sente come se fossimo noi.
C'è un dettaglio molto importante qui! La vera persona empatica sviluppa gradualmente l'arte della udiazione, qualcosa di così raro nel mondo di oggi. Tutti vogliono parlare, parlare e parlare, ma pochi sono aperti ad ascoltare semplicemente senza essere arrabbiati tutto il tempo!
Le persone simpatiche invece, hanno difficoltà a mettersi nei panni degli altri e in questo modo non creano quella connessione che fa così bene. C'è una distanza. Molte persone simpatiche sono gentili, di buon carattere, ma di solito sono chiuse nei loro mondi e non creano connessioni più profonde con altre persone.
Queste sono le persone simpatiche, ora le persone empatiche sono più sensibili ad ascoltare attentamente le pene degli altri, senza dire "fallo!", "Fai l'altro!". Dicono: "Non so cosa dire! Posso darti un abbraccio?" Vedi la differenza? Questo atteggiamento è terapeutico! Genera connessione e amore, inoltre, genera collegamenti di fiducia.
Per essere empatico, la probabilità di fare amicizia sincera e duratura per anni o addirittura per tutta la vita, è molto più alta, perché c'è questo legame d'amore, che si tiene dall'unione di cuori con sentimenti simili, che hanno sperimentato il dolore simile e si capiscono l'un l'altro non come qualcuno distante, che vive in un mondo separato.
No! L'empatia ci porta a concludere che il dolore dell'altro è stato quasi sempre vissuto anche da noi, e questo ci mette sullo stesso piano, capisci? Porta via da noi questo orgoglio di sentirci meglio. Questa comprensione è incredibile e trasformativa.