CuriositàLa persona che ami di più non sempre è quello che pensi che sia

17/05/2018 - 03h

La più grande paura di chi ama è quella di non essere ricambiato. La possibilità di qualsiasi investimento che non ha un rendimento consuma la persona che cerca solo un amore reciproco.

La dimensione è la paura è capace di cambiare la transitività del verbo amare... Si ama solo se stessi, in modo intransitivo. Quindi, una protezione viene creata per amare, per l'amante e per l'amato.

Tuttavia, con ogni approccio della realtà, la paura dell'amore non viene ricevuta e, con essa, non viene soddisfatta. La paura, quindi, divora la prospettiva, il futuro e di conseguenza il presente. La più grande paura di chi ama e non è ricambiato è la paura che questo amore cada nel vuoto.

La più grande paura di chi è amato è la possibilità di non essere amato solo lui, ma bensì che nella relazione ci sia qualcun altro.

Nella ricerca del contrario, hanno investito ancora di più in questo amore con l'obiettivo di eliminare le possibilità di perdita.

I legami si rafforzano, i ricordi vengono ricreati, tutti per rimuovere la paura della perdita dell'amore ricevuto. La paura di non essere amati è angosciante. Bleak. La perdita dell'amore dell'altro è equivalente alla perdita di gravità, i piedi che si spostano da terra. Il contatto con la realtà è perso. La realtà che è stata costruita nell'amore ricevuto. La più grande paura di chi è amato è il rischio, reale e anche immaginario, di cessare semplicemente di esistere per l'altro.

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Ma la più grande di tutte le paure di chi ama è la possibilità che viene dall'interno. È l'unica paura che non dipende o coinvolge l'altro. La più grande paura è la paura di non riuscire semplicemente ad amare. È surreale, ma non impossibile, smettere di amare l'oggetto amato, scelto con cura, coltivato coscientemente. La paura che sfida la vulnerabilità umana. Smettere di amare coloro che hanno scelto di amare è una paura così terrificante che non ci rendiamo conto della sua minaccia. Scegliamo di sopprimere, nascondere e ignorare, tanto è il dolore ad accettare la sua possibilità.

Da qualche parte, ben nascosta, conosciamo questa paura. Ecco perché consideriamo l'amore come un portafortuna.

Quello che teniamo saldo con entrambe le mani e non lo lasciamo andare semplicemente perché crediamo che il sentimento ci appartenga. Aggrappati a questo amuleto, affrontiamo il tempo, la distanza, il dolore, l'incostanza e l'incertezza.

La più grande di tutte le paure è il rischio della possibilità che l'amore, quell'amore intransitivo, si trasformi in un ricordo, diventi un ricordo, una storia raccontata. Una storia in cui non sei più il protagonista, ma solo un lontano spettatore.

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