CuriositàLa vera storia dei medici che si inchinano per il bambino che ha voluto donare i suoi organi

17/02/2019 - 03h

Liang era uno scolaro di Shenzhen, una città poco conosciuta da queste parti, i cui confini costeggiano quelli di Hong Kong. Yaoyi purtroppo aveva un tumore al cervello risultato inoperabile. Il bambino era al corrente della verità, sapeva di non avere molto tempo da vivere e che la sua vita era già segnata. Tutte le cure tentate risultarono senza speranza. La malattia era destinata a vincere questa battaglia senza lasciare speranze al giovane. Yaoyi, pur essendo solo un bambino di 11 anni, riuscì a sbalordire la sua stessa famiglia e tutti i medici che lo avevano seguito durante i suoi ricoveri all’Ospedale universitario Zhongshan, infatti sin dall’inizio della sua lotta contro questo male aveva espresso la volontà di donare i suoi organi semplicemente perché sognava di "salvare altre vite".

Così grande è stata la sua forza di volontà che anche nel triste giorno in cui le sue condizioni peggiorarono irrimediabilmente, ebbe il coraggio di dedicare le sue ultime parole ribadendo la sua decisione di donare i propri organi. Yaoyi è stato accontentato.

Nella foto diventata tristemente storica si vede la barella, con all'interno il corpo ormai esamine del giovane, ricoperto da un telo verde, mentre si sta dirigendo verso la sala operatoria dove lo stava aspettando un’équipe di chirurghi.

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E lì, con davanti la madre distrutta dalle lacrime che si nasconde il volto segnato dall'immenso dolore, i medici (nonostante la consapevolezza che ogni istante in certe situazioni è prezioso) hanno voluto omaggiare il piccolo eroe inchinandosi tre volte di fronte al ragazzino, perché quel giorno era stato capace di impartire una lezione non solo a loro, ma ad un’intera nazione. Solo poche ore dopo i suoi reni e il suo fegato erano già risultati determinanti per a salvare la vita di due persone, due sconosciuti che non potranno fare altro che essere grati per tutto il resto delle loro vite per il coraggio e la gigantesca bontà d'animo dimostrata da un bambino, in verità molto più maturo di tanti altri adulti.

Da questo episodio, del 2014, è cambiata totalmente la cultura sulla donazione degli organi nella Repubblica Popolare Cinese, paese dove l'arretratezza su questo argomento iniziava ad essere preoccupante. Per capire la svolta epocale che ha dato questo ragazzo basti pensare che in Cina solo nel 2010 era nato un registro nazionale dei trapianti e che fino a quel momento la quasi totalità degli organi utili per i trapianti arrivavano dai detenuti condannati che venivano giustiziati. 

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