Oggi parliamo dellapecora nera in famiglia, un appellativo che, quasi sempre, ha un significato negativo. Ma siamo davvero sicuri che si debba usare questa frase come un dispregiativo?
La pecora. Quando metto le mani nel suo manto, mi sembra di metterle dentro una nuvola. Una nuvola terrena, soffice e intricata, una nuvola che non segue più il vento, ma la voce del pastore. (Fabrizio Caramagna) Sono molti gli psicologi che affermano il contrario. Essere diversi, infatti, non è quasi mai un qualcosa di cui dobbiamo vergognarci. E oggi vogliamo dimostrarvelo. Quando utilizziamo il termine “pecora nera in famiglia” ci riferiamo a qualcuno che è estremamente diverso dai suoi familiari. E, purtroppo, lo facciamo sempre con intenzioni poco carine. Ma siamo davvero sicuri che si debba utilizzare questo termine in maniera così dispregiativa? Essere diversi, in fin dei conti, è un modo per esprimere una propria autocoscienza.Ecco perché la pecora nera in famiglia è un tesoro per ogni albero genealogico