Anche con le delusioni, anche con i termini, anche con tutti i giochi che le persone fanno oggigiorno, anche quando sono in giro per il mondo, possono essere persone avvincenti.
Ammiro le persone che anche con una tale confusione che altri hanno causato, ancora insistono per essere buoni con gli altri, le persone che rispettano la loro intensità e riconoscono che per vivere l'unico modo è quello di arrendersi, e di fuggire per paura di un sentimento che può anche risparmiare qualche livido, ma ci salva la vita, perché bisogna viverla come deve essere vissuta.
Ammiro chi mette il cuore al sole, che estende la sua anima sulla linea in un pomeriggio di Domenica, chi scaturisce dalla faccia un sorriso, anche portando alcune ferite, come una rosa in fiore, anche dal vivo con le spine del vostro corpo.
Ammiro quelli che trasformano tutti i momenti in cui sono stati tramandati, in modo da guardarsi con più attenzione, con più rispetto, più affetto e più consapevolezza.
Ammiro le persone che, nonostante amino troppo, anche credendo troppo agli altri e gettandosi in vette, collezionando gigantesche delusioni, non diventano persone crudeli e codarde.
Ammiro chiunque abbia il coraggio di provare, anche se non è sicuro di nulla, anche se non sa se domani l'altro risponderà al suo messaggio o continuerà a voler restare, anche se sa che il domani può finire, chi nonostante questo rimane ancora una persona appassionata.
E se hai capito che nonostante tutte le catastrofi che il tuo corpo ha coinvolto, l'amore non è colpa tua, hai imparato a sentirlo, a vivere e sopportare le conseguenze della resa.
Se hai notato che il sanguinamento non è una perdita e che i segni che porti non significano che sei caduto così tante volte, ma piuttosto che ti dicono che hai continuato.
Dopotutto, sei una persona appassionata. E ti ammiro.