Ci sono persone che piangono facilmente con i film, altri si vergognano di mostrare le loro emozioni, soprattutto gli uomini, perché pensano che le lacrime li facciano a pezzi, un'assurdità sessista senza alcun fondamento.
Tuttavia, la verità è che piangere guardando un film non è un segno di debolezza, al contrario, indica che la persona è psicologicamente più forte. Piangere non è motivo di vergogna. È un segno di umanità che indica un'emozione, può essere tristezza, felicità, rabbia, nostalgia e soprattutto, sintomo di empatia. E le persone così tendono ad essere socialmente più efficaci. Quando i personaggi di un film sono ben rappresentati, siamo portati a metterci su la loro pelle, a vedere la realtà attraverso i loro occhi. Tutti, a vari livelli, cerchiamo l'identificazione nel cinema. Gli studi condotti utilizzando la neuroimaging funzionale hanno rivelato che il nostro cervello si collega quasi al personaggio con il quale ci identifichiamo, in quanto attiviamo le stesse aree del cervello relative a ciò che il personaggio sta facendo, le stesse aree che sta usando per eseguire attività come camminare, saltare o battere le mani, ad esempio. Questa funzione ti consente anche di capire la tua situazione e il tuo punto di vista, oltre a sperimentare gli stessi stati emotivi. Ovviamente, l'empatia è strettamente legata al modo in cui il nostro cervello è strutturato, specialmente con i neuroni specchio, che sono i principali responsabili del mettersi nei panni degli altri. Se hai bisogno di più motivi per non sopprimere il pianto durante un film, ecco un altro studio, questa volta sviluppato dagli psicologi dell'Università di Tilburg, dove si è notato che i film tristi possono effettivamente migliorare il nostro umore, ma solo se sei preso dalle lacrime. Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amaici!Piangiamo con i film perché siamo empatici
Piangere migliora l'umore