Sono mortificate, tristi e infelici. Non sanno in quale direzione andare e quando lo fanno, si chiedono se sono sulla strada giusta. Vogliono cambiare in ogni momento o cambiare una virgola in quella scrittura sbagliata. Sono mutevoli quando amano, sanno che amano troppo ed è così tanto l'amore che fanno il peggio che possono: si dimenticano di se stesse.
Vedo negli occhi di tante, e spesso anche nei miei, che "ho provato, ho provato di nuovo e non ci sono riuscita". Dubitiamo di ciò che siamo, di tutto ciò che possiamo fare e di come possiamo farlo. Dubitiamo che siamo in grado di ricreare, rinnovare, rinascere e per così tante volte ci inginocchiamo in fondo a quel pozzo umido, dove hanno detto che saremmo dovute essere felici. E ci crediamo. Io ci ho creduto.
Ricordi Giovanna d'Arco? Cleopatra, Carlota Joaquina, Anita Garibaldi, Marta Hari e molte altre che fanno parte della storia e che hanno modificato il mondo? Ora mi dici che i tuoi problemi e le tue lotte sono più grandi di quanto non siano state le loro?
Quegli esseri invisibili e spregevoli che ci dicono tutto il tempo che non ci rendiamo conto, che non siamo capaci o che "ti ho detto che quel tizio non ti meritava". E se il ragazzo di cui ti sei innamorata non ti meritasse e ti ferisse? Quindi cosa? Hai fatto quello che volevi, vero? Lo amavi come volevi e se era un pazzo, lo era anche perché voleva farlo.