PensieriVivere con la paura non è vita

02/02/2019 - 17h

La paura ti paralizza e toglie la vita, ma cosa si può fare se viviamo in un'era di paranoia generata dalla costante violenza verso il nostro genere?

Siamo stanchi di vivere con la paura. Siamo stanchi di temere costantemente i mostri che si nascondono nelle tenebre, nella luce, nelle nostre strade e nelle nostre case. Siamo stanchi delle vite delle donne e dei corpi terrorizzati, indignati. 

Non sei stufo di questo, anche tu?

La paura non appare più quando si vede un film horror o si va sulle montagne russe imponenti, ma quando ci si allontana, quando si decide di indossare una gonna al posto dei pantaloni (e viceversa), quando ci si sente a camminare dietro, quando pensi di sentire qualcuno che ti chiama in lontananza o quando l'autobus è lento ad arrivare.

Dovendo vivere con la paura semplicemente perché sei una donna, in una società cieca che normalizza la viole*za, non è la vita. È una società in cui siamo imprigionati; dove non solo dobbiamo affrontare le vere aggressioni, ma con i ricordi di loro, con la paura e la consapevolezza che potrebbero accadere di nuovo in qualsiasi momento. 

La paura fa parte della nostra giornata.

Non importa se siamo in ufficio, per strada, in un negozio, in un bar o in casa di qualcuno, dobbiamo mantenere una parte del nostro cervello che lavora continuamente per determinare i nostri livelli di sicurezza. La minaccia è reale e ci costringe a trascorrere le nostre vite in guardia.

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Essere una donna è un rischio, è una possibilità che chiunque possa attaccarti in qualsiasi momento e in qualsiasi modo. È spaventoso sentirsi vulnerabili, non protetti e interrogati. È spaventoso uscire e non tornare indietro. Perché non abbiamo sicurezza,  non c'è nessuno che ci veda.

No, non è vita vivere con la paura. La paura ci strappa dalla libertà. È il distruttore della grandezza. Lo sappiamo e sappiamo che dobbiamo comportarci come se non ce l'avessimo per andare al lavoro, a scuola, in palestra, a casa di amici, al centro commerciale... per poi ritornare a casa.

Siamo stanchi di eventi mancanti, perché non esiste un modo sicuro per tornare a casa. Siamo stanchi di indossare pantaloni lunghi, pensando di non sembrare provocanti. Siamo stanchi di dover dire a tutti dove siamo o con chi siamo, "nel caso"; dover immaginare di applicare tecniche o codici ninja per liberarsi di qualcuno e non riuscire a smettere di pensare al "peggio".

Siamo stanchi di vivere con la paura.  

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