Vale la pena ricordare alcuni punti per affrontare il senso di colpa, dal momento che abbiamo preso la strada sbagliata. È importante pentirsi, cercare di risolvere la situazione. E apprendere da tutto questo.
Ecco tre promemoria che ci aiutano in questo processo:
Cercare di uscire da questo è inevitabile, è meglio che vivere con l'errore commesso. Accetta di aver fatto un errore e vai avanti. Cerca di imparare da tutto ciò che hai sbagliato fino ad ora e trova il modo di non farlo di nuovo.
Non devi perdere il sonno la notte. Ne puoi esternalizzare la colpa: "L'ho fatto perché così e così/mi ha costretto a farlo". No, l'hai fatto perché lo volevi, perché non vedevi un'altra uscita da quella situazione. Hai scelto quello, l'hai fatto e ora il gioco è fatto. Ma le conseguenze ora ti hanno portato a questo.
Pensieri come "l'ho fatto", "sono una persona orribile ad averlo fatto", "dovrei davvero sparire"; ti verranno in mente.
Ma puoi combatterli con: "Ho sbagliato, volevo sbagliare, non stavo bene", "non farò di nuovo un errore del genere, l'ho imparato da esso", "è servito alla mia crescita".
Il senso di colpa è freddo, accusatore e persino maltrattante. Gli errori non sono giustificati, ma possiamo imparare da loro. Cresci con ogni percorso sbagliato che fai. Possiamo diventare sempre più grandi dopo ogni esperienza.
Il senso di colpa non aiuta in questo apprendimento, cii tira giù di morale e ci fa sentire peggio di quanto già stiamo. Errare è qualcosa che fa parte del ciclo della vita. Il modo in cui affrontiamo l'errore misurerà il nostro livello di crescita.
Non c'è motivo per noi di perdere la nostra pace dopo aver intrapreso strade sbagliate. L'ideale non è non sbagliare, ma cercare aiuto quando i pensieri ci conducono sulla via dell'errore.
Ci vuole coraggio, maturità e autocontrollo per impedirci di sconfinare o di vittimizzare noi stessi. Molte persone, con il peso del senso di colpa, finiscono nella depressione. È indispensabile avere una mente sana e proseguire nonostante tutto.