La storia della carota, dell’uovo e del caffè.
“C’era una volta la figlia di un vecchio contadino che si lamentava sempre della sua vita e di quanto fosse difficile andare avanti.
Era stanca di lottare e non aveva voglia di far niente; quando veniva risolto un problema, ne appariva subito un altro e ciò la abbatteva e la faceva sentire rassegnata.
(scommetto che ti stai già immedesimando)
Un giorno, il contadino chiese alla figlia di andare nella cucina della sua casupola e di sedersi; dopodiché riempì d’acqua tre recipienti e li mise sul fuoco.
Quando l’acqua prese a bollire, mise in un contenitore una carota, in un altro un uovo e nell’ultimo dei chicchi di caffè.
Lasciò gli ingredienti a bollire senza proferire verbo, mentre la figlia attendeva impaziente senza capire cosa stesse facendo suo padre.
Dopo venti minuti, il vecchio spense il fuoco, tolse la carota e la mise in una ciotola, tolse l’uovo e lo mise su un piatto ed infine scolò il caffè.
“Vedo delle carote, delle uova e del caffè.Cos’altro dovrei vedere?!” rispose la figlia perplessa.
Il padre chiese allora alla giovane ragazza
di toccare le carote, che erano diventate cedevoli, la invitò poi a rompere un uovo, che era ormai diventato sodo
ed infine le fece annusare e assaporare la tazza di caffè fumante, che sprigionava un’aroma ricco e profumato.
La ragazza, ancor più confusa chiese al padre:
“Non capisco, cosa dovrebbe significare tutto questo?”
Il contadino sorrise e le spiegò che sia le carote, sia le uova, sia i chicchi di caffè avevano affrontato la stessa identica “sfida”: l’acqua bollente.