CuriositàLe persone che piangono molto hanno un certo potere:

20/12/2017 - 14h

Tutte le emozioni non sono le stesse né trovano lo stesso grado di accettazione nella nostra società.

La tristezza, tuttavia, è catalogata come un'emozione negativa, un'emozione che deve essere nascosta e che dovremmo persino vergognarci. Le espressioni di tristezza, con le spalle giù, gli occhi tristi e il pianto, sono considerati segni di debolezza e insicurezza.

Una società che chiede sempre di essere felici e allegri, disposti a mangiare il mondo, è semplicemente grossolanamente ingiusta. Perché non viviamo in questo modo, spesso ci rattristiamo.

Stigmatizzare la tristezza serve solo a farci sentire peggio, in modo che possiamo pensare che non siamo abbastanza forti per affrontare i problemi senza cadere a pezzi.

Perché le persone che piangono sono più equilibrate dal punto di vista emotivo?

1. Non reprimere le tue emozioni:

Non c'è motivo di nascondere la tristezza. Solo le persone sicure di sé, con una grande Intelligenza Emozionale, sono in grado di riconoscere le loro emozioni ed esprimerle, anche se sono considerate "negative".

Ci vuole molto coraggio per nuotare contro la corrente ed esprimere chi sei veramente o come ti senti in questo momento. In effetti, il filosofo Seneca affermava che "non c'è motivo di piangere più grande del non poter piangere".

Mantenere la mente fredda e reprimere le emozioni ha un costo enorme non solo per la nostra salute psicologica e fisica. Numerosi studi hanno collegato la repressione emotiva con un aumentato rischio di sviluppare malattie come l'asma, l'ipertensione e le patologie cardiache.

2. Prendi le lacrime per cambiare prospettiva:

Le lacrime non sono solo l'acqua che puliscono  l'anima, ma anche noi schiariamo gli occhi, per permetterci di vedere la situazione da un'altra prospettiva.

Le lacrime ci rafforzano e ci permettono di crescere.

Come disse una volta la poetessa uruguaiana Sara de Ibáñez:

"Piangerò senza fretta. Piangerò fino a quando non dimenticherò il pianto e sorriderò ".

In effetti, il 70% delle persone pensa che il pianto sia confortante.

E quel pianto ci permette di vedere la situazione da una prospettiva più positiva. Quando abbiamo finito di piangere, la nostra mente è più chiara e in pochi minuti saremo in grado di analizzare la situazione da un'altra prospettiva.

Questo perché le nostre emozioni sono equilibrate e la nostra mente razionale è pronta ad agire.

3. Sai che piangere è terapeutico:

Il pianto stimola il rilascio di endorfine nel nostro cervello che ci aiuta ad alleviare il dolore

e anche a favorire uno stato di rilassamento e pace.

 Ecco perché dopo aver pianto, ci sentiamo molto meglio e rilassati. Infatti, è stato trovato che non è conveniente fermare il pianto,

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ma lasciarlo scorrere perché la prima fase ha solo un effetto attivante, ma la seconda fase ha un effetto calmante che riduce la frequenza cardiaca e respiratoria, fornendo uno stato di rilassamento.

A volte il pianto è più utile delle risate.

Uno studio dell'Università della Florida ha scoperto che il pianto è profondamente terapeutico, specialmente quando si unisce a un "rimedio relazionale", cioè quando le altre persone si avvicinano e ci danno conforto.

Si sono anche resi conto che il triste grido, quello che è destinato a creare nuovi legami dopo una perdita, ha un potere catartico.

4. Non sottomettersi alle aspettative sociali:

Le persone che non hanno paura di piangere si sentono molto più libere, sono in grado di esprimersi senza essere affrettati dalle convenzioni sociali. Queste persone non hanno paura di deludere gli altri o di mostrare la loro presunta "debolezza" perché sanno che in realtà il pianto non implica nulla di ciò.

Le persone che piangono sono più sincere e non vogliono vestirsi per le aspettative sociali.

Questa consapevolezza li porta ad essere più liberi e condurre una vita secondo le proprie regole.

Queste persone sono veri "attivisti" che stanno lottando per una società più sana dove le persone non sono costrette a nascondere i loro sentimenti.

5. Connettersi emotivamente attraverso le lacrime:

Il pianto è una delle espressioni più intime dei nostri sentimenti.

Quando piangiamo di fronte a qualcuno, è come se stessimo spogliando la nostra anima.

Per questo motivo, le lacrime aiutano a creare una connessione molto speciale, è come se ci connettessimo direttamente attraverso il nostro io più profondo.

Quando un'altra persona "accetta" questa tristezza, senza cercare di fuggire da essa o di brindare con false parole di incoraggiamento, semplicemente ci sostiene e sta dalla nostra parte, creando una connessione unica.

Infatti, una delle funzioni delle lacrime è proprio quella di chiedere aiuto, anche indirettamente, mostrando la nostra impotenza, in modo che altri possano avvicinarsi e confortarci.

Pertanto, il pianto e la tristezza non dovrebbero essere percepiti come un segno di debolezza, ma come un segno di forza interiore e consapevolezza. Non piangiamo perché siamo deboli o incapaci, ma perché siamo vivi e non ci vergogniamo di esprimere ciò che sentiamo.

Ricordiamo che il confronto della ricerca non esprime alcun tipo di ideologia o apologia a tale soggetto di responsabilità del sito, stiamo solo riproducendo una conoscenza scientifica.

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