"Non esiste un problema così terribile da non poter aggiungere un pizzico di colpa e renderlo ancora peggiore." (Bill Watterson)
Ricordi quando eri un ragazzino? L'infanzia è un periodo meraviglioso, ed è per questo che vogliamo sempre tornare e proviamo sempre nostalgia per questa fase. È il momento in cui scopriamo il mondo e allo stesso tempo ci sentiamo protetti dagli adulti.
Nell'infanzia e nell'adolescenza, sono i nostri genitori o tutori che hanno il dovere di proteggerci, soddisfare i nostri bisogni e, soprattutto, prendere decisioni per noi. Ecco perché crescere è un'esperienza agrodolce, perdiamo conforto e sicurezza, ma otteniamo qualcosa di estremamente importante: la libertà.
Con il passare degli anni, prendiamo gradualmente le redini delle nostre vite. La prima cosa che facciamo è lavorare per prenderci cura dei nostri bisogni di base, ma ci sono altri aspetti di cui dobbiamo assumerci la responsabilità: i nostri legami emotivi, per esempio, o la nostra salute mentale. È il modo in cui gestiamo questa responsabilità che segna la differenza tra crescere e maturare. Il tempo passa inesorabilmente e noi tutti cresciamo, ma il modo in cui prendiamo la responsabilità delle nostre emozioni ci permetterà di affermare che oltre alla crescita, maturiamo. Maturare significa imparare a trovare la soluzione e non il colpevole. Prendere decisioni implica provare emozioni legate alla paura di commettere errori e incertezze. Tanto che a volte restiamo bloccati ed è molto difficile scegliere una strada anziché un'altra. Quello che è certo è che tutti facciamo degli errori, questo fa parte del processo di apprendimento. Assumersi la responsabilità di essere in errore comporta un complesso processo di riflessione e analisi dei fatti, e per questo motivo è talvolta più facile cercare motivazioni esterne che giustificano i nostri errori. Se questo articolo ti è piaciuto, lascia un commento e condividilo con i tuoi amici!